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Sapere quanto consuma una lavatrice è fondamentale non solo per tenere sotto controllo i costi in bolletta, ma anche per fare scelte più consapevoli e sostenibili.
Infatti, la lavatrice, come altri elettrodomestici di uso quotidiano, può pesare significativamente sui consumi energetici di casa, soprattutto se usata spesso. Per questo è importante conoscere i suoi dati di consumo: ti aiutano a fare scelte più intelligenti, puntando su modelli che garantiscono prestazioni elevate con un minor impatto sui consumi e sulla bolletta.
Ma il risparmio non è l’unico vantaggio: scegliere una lavatrice a basso consumo significa anche prendersi cura dell’ambiente, riducendo sprechi ed emissioni. Un’azione semplice, ripetuta ogni giorno, che può davvero fare la differenza.
Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere su questo elettrodomestico indispensabile: quali fattori incidono sui consumi della lavatrice, quanto di fatto consuma e quali accorgimenti adottare per risparmiare energia.
Quali sono i fattori che incidono sui consumi della lavatrice?
Possiamo individuare come principali fattori che determinano il maggiore o minore consumo di energia i seguenti:
- classe energetica
- capacità di carico
- ciclo di lavaggio
- età della lavatrice
- l'orario di utilizzo della lavatrice
- tecnologie integrate della macchina
Prendiamo in considerazione il primo di tutti, e cioè la classe energetica: essa viene indicata sull’etichetta energetica europea aggiornata, che va dalla A (più efficiente) alla G. Questo sistema consente di confrontare facilmente le prestazioni energetiche tra i vari modelli, aiutandoti a scegliere quelli che consumano meno.
Nello specifico, quando un prodotto rientra nella classe energetica A, significa che ha superato determinati limiti di efficienza. Tuttavia, alcuni apparecchi vanno ben oltre questi minimi: ad esempio, una lavatrice che consuma meno di 47 kWh per 100 cicli (valore standard per la classe A) può essere presentata con una classificazione tipo “A-20%”, “A-30%” o anche “A-60%”, indicando che consuma rispettivamente il 20%, 30% o 60% in meno rispetto alla soglia minima della classe A.
Anche la capacità di carico incide sui consumi: lavatrici con cestelli più grandi tendono a consumare di più, soprattutto se non vengono utilizzate a pieno carico. Questo perché nei modelli meno avanzati il consumo di elettricità e acqua non si riduce in proporzione alla minore quantità di bucato presente nel cestello.
Un altro fattore rilevante sono la durata e il tipo di ciclo selezionato, che giocano un ruolo chiave nei consumi: i programmi intensivi o ad alta temperatura richiedono più energia, soprattutto per riscaldare l’acqua. I cicli eco, invece, sono progettati per ottimizzare l’efficienza energetica, anche se spesso durano di più. A proposito di temperatura, lavare a 30° o 40°C invece che a 60°C o oltre può ridurre sensibilmente il consumo elettrico, senza compromettere l’efficacia del lavaggio nella maggior parte dei casi quotidiani.
Ma ci sono anche altri aspetti meno considerati che possono fare la differenza. Ad esempio, l’età della lavatrice: i modelli più datati spesso consumano più energia e acqua rispetto a quelli di nuova generazione, progettati per garantire massima efficienza con tecnologie avanzate. Anche l’orario di utilizzo incide, soprattutto se si usufruisce di un contratto con tariffa bioraria: programmare i lavaggi nelle fasce orarie a minor costo energetico (solitamente la sera o nei week-end) può portare a un risparmio significativo in bolletta.
Infine, le tecnologie integrate, come i motori inverter o i sensori di carico e sporco, ottimizzano automaticamente l’uso di acqua ed energia, garantendo risultati ottimali con il minimo spreco.

Come calcolare il consumo della lavatrice
Vorresti sapere quanto pesa sulla tua bolletta ogni lavaggio che fai? Capiamo insieme come calcolare il consumo della lavatrice in maniera corretta. Per fare una stima, il primo passo è verificare l’etichetta energetica applicata all’elettrodomestico, obbligatoria per le lavatrici ad uso domestico da dicembre 2011, dove si possono trovare le informazioni relative al tuo prodotto, necessarie per effettuare il calcolo.
Per calcolare il consumo effettivo, puoi usare questa formula:
Potenza (in watt) × ore di utilizzo, poi moltiplicare il risultato per il costo dell’energia al kWh. In questo modo si ottiene una stima dei costi in bolletta associati all’uso della lavatrice.
In Italia, le famiglie effettuano in media circa 3,5 lavaggi alla settimana, anche se il numero può variare a seconda della composizione del nucleo familiare.
Chi desidera una misurazione ancora più accurata può utilizzare un misuratore di consumo elettrico: si tratta di un dispositivo che registra quanta energia viene realmente assorbita dall’elettrodomestico durante l’uso, consentendo calcoli più precisi del costo energetico.
Quanto consuma una lavatrice in media in un anno a seconda della classe energetica e capacità di carico?
Per avere un’idea ancora più chiara dell’impatto della lavatrice sui consumi domestici annuali, è fondamentale analizzare dei dati concreti. A questo proposito, è utile fare riferimento alle stime dei costi fornite da ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie), effettuate confrontando lavatrici appartenenti a diverse classi energetiche e caratterizzate da diverse capacità di carico, con programma di riferimento eco a 40°C e 60° (ciclo di lavaggio progettato per lavare capi in cotone etichettati per il lavaggio a 40 °C o 60 °C, con un livello di sporco standard). Questo perché, come abbiamo visto precedentemente, il consumo energetico di una lavatrice varia a seconda di diversi fattori, tra cui la classe di efficienza, il tipo di programma utilizzato e la capacità di carico.
Per fare un esempio pratico, ENEA prende in considerazione un modello da 8 kg a libera installazione ed evidenzia come il consumo di energia cambia sensibilmente in base alla classe energetica, influenzando i costi annuali. Il programma di riferimento è l’eco 40-60 per 100 cicli. Una lavatrice in classe A ha un consumo pari o inferiore a 47 kWh l’anno, con una spesa stimata uguale o inferiore a 13€ (costo di 1 kWh 0,28 euro/anno), mentre un modello in classe G ha consumi superiori ai 92 kWh, con un costo oltre i 25€ annui. La differenza tra una classe e l’altra può superare il 90% di energia risparmiata.
Nel caso di una lavatrice da 10 kg a libera installazione, secondo i dati medi forniti da ENEA, un modello in classe A consuma fino a 51 kWh l’anno, con una spesa che non supera i 14€, mentre una lavatrice in classe G può superare i 100 kWh, con un costo annuo superiore ai 28€ (considerando un prezzo medio dell’energia di 0,28 €/kWh). Optare per una lavatrice in classe B, ad esempio, significa tagliare quasi della metà la spesa rispetto a un modello meno efficiente in classe G. Sebbene la differenza economica si sia ridotta rispetto al passato — grazie ai progressi tecnologici e agli standard imposti dall’etichettatura energetica e dalle normative UE sull’ecodesign — scegliere un apparecchio efficiente resta un investimento vantaggioso a lungo termine.
[Fonte: ENEA - https://www.efficienzaenergetica.enea.it/servizi-per/cittadini/interventi-di-efficienza-e-risparmio-energetico-nelle-abitazioni/etichetta-energetica/etichetta-energetica-apparecchi/etichetta-energetica-per-lavatrici.html]
Come scegliere una lavatrice a basso consumo?
Alla luce di quanto emerso finora, è chiaro che optare per una lavatrice ad alta efficienza energetica rappresenta una scelta vantaggiosa sotto molti aspetti: riduce i costi in bolletta, limita i consumi e contribuisce concretamente alla tutela dell’ambiente. Ma come orientarsi nell’individuare il modello giusto? Vediamo quali elementi considerare per acquistare una lavatrice a basso consumo energetico.
Per fare una scelta ottimale in ottica di risparmio di energia, è fondamentale valutare alcune tecnologie e caratteristiche che incidono direttamente sull’efficienza della lavatrice. Il motore inverter, ad esempio, rappresenta una garanzia di affidabilità ed efficienza: riduce vibrazioni, rumore e consumi energetici, prolungando la vita dell’elettrodomestico.
Un altro elemento chiave è la presenza di sistemi intelligenti in grado di ottimizzare ogni lavaggio. La tecnologia 6° SENSO delle lavatrici Whirlpool, ad esempio, rileva automaticamente il peso e la tipologia del carico e adatta parametri come tempo, acqua ed energia in modo preciso, evitando sprechi e assicurando prestazioni ottimali.
Come abbiamo già visto, un altro strumento prezioso per orientarsi nell’individuazione di una lavatrice a basso consumo energetico è la nuova etichetta energetica europea, che mostra in modo chiaro la classe di efficienza (dalla A alla G), il consumo in kWh per 100 cicli Eco 40-60, la rumorosità e altri parametri utili.
Infine, è bene prestare attenzione alla capacità di carico, alla presenza di programmi Eco e alle funzioni smart che semplificano l’uso quotidiano, permettendo di risparmiare energia anche a basse temperature senza rinunciare a risultati ottimali.
Come risparmiare energia con la tua lavatrice: consigli pratici
Risparmiare energia con la lavatrice è possibile seguendo alcune semplici abitudini quotidiane. Il primo consiglio è lavare a basse temperature: scegliere programmi a 30° o 40°C, quando possibile, consente di ridurre sensibilmente il consumo energetico, senza compromettere l’efficacia del lavaggio.
È importante anche utilizzare la lavatrice solo a pieno carico, per sfruttare al massimo ogni ciclo e ridurre il numero complessivo di lavaggi. Evitare il prelavaggio, a meno che non si tratti di capi davvero molto sporchi: spesso è superfluo e raddoppia il consumo di acqua ed energia.
Infine, se il contratto elettrico lo prevede, programmare i lavaggi nelle fasce orarie a tariffa ridotta (come la sera o il week-end), per abbattere ulteriormente i costi in bolletta. Piccoli accorgimenti, grandi risparmi!
Riduci i consumi energetici grazie alle tecnologie innovative delle lavatrici Whirlpool
Le lavatrici Whirlpool sono progettate per offrire prestazioni eccellenti con un impatto energetico ridotto (e un risparmio sulle spese in bolletta). Al centro di questa filosofia c’è la tecnologia 6° SENSO, che – grazie a sensori intelligenti e algoritmi avanzati - rileva automaticamente quantità e tipologia di carico per regolare con precisione temperatura e durata del ciclo, così come l’impiego di acqua, energia e detersivo, ottimizzando ogni ciclo e riducendo gli sprechi.
In piena continuità con questa ricerca di efficienza energetica, molti modelli assicurano bassi consumi energetici, rientrando nella classe energetica A, con varianti ancora più performanti come A-20%, A-30%, A-50% o A-60%, in grado di consumare rispettivamente il 20%, 30%, 50% e 60% di energia in meno rispetto alla soglia minima richiesta per la classe A.
Il risparmio energetico, in alcuni modelli di lavatrici, è garantito anche dalla presenza del motore inverter, che assicura prestazioni elevate, maggiore silenziosità e minore usura nel tempo. Inoltre, l’innovativa tecnologia AdaptiveWash, grazie ai feedback ricevuti da HomeWhiz, adatta e ottimizza i programmi di lavaggio in base alle abitudini dell’utente, offrendo un’esperienza sempre più personalizzata, intuitiva ed efficiente, pensata per garantire prestazioni ottimali con un ridotto impatto energetico. Infine, la tecnologia Autodose dosa automaticamente la quantità ideale di detersivo in base al programma impostato, evitando sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse a ogni lavaggio.
Scopri ora le lavatrici Whirlpool in classe A che assicurano una riduzione dei consumi energetici!